La storia
La Conerobus – Società per la mobilità intercomunale, si costituisce nel giugno del 1999 dalla fusione di due aziende di trasporto della città di Ancona, l’ATMA per il servizio di collegamento urbano della città di Ancona, e il COTRAN per quello extraurbano.
Il progetto, nato fra il comune di Ancona e la Provincia insieme ai ventuno Comuni di Agugliano, Belvedere Ostrense, Camerano, Camerata Picena, Castelfidardo, Chiaravalle, Falconara, Filottrano, Loreto, Montemarciano, Monte San Vito, Morro d’Alba, Numana, Offagna, Osimo, Ostra, Polverigi, Recanati, San Marcello, Santa Maria Nuova, Sirolo, fonda le proprie basi su una necessità di diffusione e collegamento intercomunale.
È l’ultimo traguardo di una storia che si è snodata e articolata attraverso vari periodi, differenti tappe d’arrivo, nuovi capolinea dai quali ripartire. Particolarmente interessante è la storia del trasporto pubblico ad Ancona. La città inizia a manifestare il proprio desiderio di movimento già dal lontano 1878, allorchè l’Amministrazione Comunale approvò il progetto di costruzione di una linea tramviaria a cavalli. Il sindaco di allora si chiamava Frediani, e riteneva che il “servizio a macchina”, ossia il tramway elettrico, costituisse ancora un discreto pericolo. E si dovrà aspettare il luglio 1881 perchè il Comune conferisca all’imprenditore Giovan Battista Marotti, la concessione del servizio tramviario, che verrà inaugurato nel dicembre del 1881 e si articolerà lungo due linee: la prima di un paio di km., collegherà la stazione ferroviaria con la Piazza del Teatro delle Muse; la seconda linea, oltre tre km., partirà da Piazza Cavour e arriverà a Piazza d’Armi.
Da quella data, i passi avanti, in termini di conquiste e progressi, saranno pressochè inarrestabili. Nell’ottobre del 1909 s’inaugurerà il tram elettrico. “il 19 ottobre”, scriverà il Corriere delle Marche, “resterà una data lieta della nostra vita cittadina”. E il volto della città cambia e si trasforma. Le vetture, costruite dalle officine meccaniche di Reggio Emilia, attraversarono rapide le vie e le piazze animandole di quei suoni e fragori e squilli fino allora sconosciuti.
Ma nell’ottobre 1943 il crepitio dei tram lascerà il posto al fragore delle bombe. L’impianto filoviario risulterà gravemente colpito e il 26 aprile 1944, a causa delle 169 incursioni aeree che colpirono la città, venne interrotto in maniera definitiva.
Dopo due anni di lavori, il 5 giugno 1946, la prima vettura tramviaria restaurata riprese a circolare sulla linea n.1. Si continuava a lavorare, per ridare alla popolazione un efficente sistema di trasporto pubblico. Nacquero le prime camionette militari adattate a servizio pubblico che, in pochi mesi, si trasformarono in autobus.
L’ATMA inaugurò l’impianto filoviario nel marzo 1949 con l’istituzione di quattro linee portate, poco tempo dopo, a cinque e che interessavano oltre al centro della città, anche le frazioni periferiche collinari di Pinocchio, Posatora e Tavernelle.
Parte delle linee sono state soppresse negli anni settanta. Oggi è rimasta soltanto la linea 1/4, prolungata verso il quartiere di Tavernelle, come asse principale del trasporto cittadino.
Nel 1998 l’ATMA confluirà nel COTRAN e, l’anno dopo, anche COTRAN scomparirà per dare vita alla Conerobus S.p.A.
Alla fine del 2006, con l’acquisizione della società CIPA e dei relativi impianti, mezzi, personale ed esperienze professionali, la Conerobus ha esteso il proprio raggio d’azione anche alla città di Jesi, gestendone il servizio di trasporto pubblico. Infine, nel luglio del 2007, la Conerobus, quale socio di maggioranza, ha partecipato a costituire, assieme alla Società consortile Tran che riuniva le ditte private operanti nel bacino di Ancona, l’A.T.M.A. – Azienda Trasporti e Mobilità di Ancona e provincia, un unica società che gestisce larghissima parte del servizio di trasporto pubblico, sia urbano che extraurbano, ricadente nel territorio della Provincia di Ancona.
Ultimo aggiornamento
23 Settembre 2024, 12:49